Fotografia digitale: Angolo di campo, luminosità, Profondità di campo


Angolo di campo

Per un certo formato di fotogramma, la lunghezza focale di un obiettivo determina il suo angolo di campo. È importante notare che l'angolo di campo di un obiettivo non dipende soltanto dalla sua focale, ma anche dalla grandezza del fotogramma che esso deve coprire.

Fissiamo pertanto la nostra attenzione su uno dei formati più diffusi, ossia il 24x36 mm (dimensioni del fotogramma), detto anche 35 mm (dalla larghezza della pellicola perforata); in tale formato l'obiettivo normale ha una lunghezza focale di 50 mm e ricopre la diagonale del fotogramma.
Da semplici considerazioni geometriche si ricava che l'angolo di campo, in questo caso, è circa di 46°.

Luminosità

La luminosità di un obiettivo, è la sua capacità massima di trasmettere la luce: un obiettivo è tanto più luminoso quanta più luce fa arrivare alla pellicola.

La luminosità di un obiettivo dipende da due fattori: il diametro della lente frontale (la dimensione della finestra, nell'esempio della stanza) e la lunghezza focale (distanza della finestra dalla parete). In particolare, si definisce luminosità il rapporto tra la lunghezza focale e il diametro dell'obiettivo:

LUMINOSITÀ = lunghezza focale : diametro

Si noti che il numero che esprime la luminosità diminuisce al crescere della quantità di luce trasmessa; in altre parole, un obiettivo f/2 è più luminoso di un obiettivo f/4. Ciò è dovuto al fatto che il diametro dell'obiettivo compare al denominatore della frazione vista sopra: a parità di focale, se la lente frontale è più grande si ottiene come rapporto un numero più piccolo.

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Profondità di campo

La profondità di campo dipende da numerosi fattori: dalla lunghezza focale, dal diaframma, dalla distanza del soggetto dalla fotocamera, dall'ingrandimento del fotogramma, dalla distanza di osservazione della riproduzione del fotogramma stesso.

In particolare va detto che la profondità di campo aumenta:

  • usando un obiettivo a corta focale;
  • impostando diaframmi più chiusi;
  • allontanandosi dal soggetto.

Si noti che la profondità di campo è uno degli elementi che concorrono a determinare la nitidezza dell'immagine finale.

Iperfocale

La profondità di campo, ossia la zona che risulta a fuoco in modo accettabile sul fotogramma, si estende sia davanti che dietro il piano di messa a fuoco; l'entità di questa estensione cresce col diminuire della lunghezza focale, col diminuire del foro d'apertura del diaframma e con l'aumentare del circolo di confusione accettabile.

Se si è alla ricerca della massima nitidezza in tutto il fotogramma, conviene mettere a fuoco su un piano intermedio tra la fotocamera e l'infinito.

In base a calcoli di ottica geometrica, dopo aver fissato il diametro del circolo di confusione accettabile, la lunghezza focale e il diaframma che si intendono impiegare, si ottiene la cosiddetta distanza iperfocale, ossia la distanza di messa a fuoco che garantisce l'estensione della nitidezza fino all'infinito; verso l'operatore la zona da considerare a fuoco è pari alla metà della distanza iperfocale.

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